Premesso che le vicende del tempo hanno avuto esiti differenti a seconda delle zone del nostro paese, possiamo comunque sottolineare che l’evento degno di maggior nota è rappresentato dalla siccità che attanaglia soprattutto le regioni occidentali italiane ed in particolar modo quelle nord-occidentali.
Durante l'inverno meteorologico sono state estremamente rare le perturbazioni che hanno interessato quella porzione di territorio nazionale. Anche durante il mese di marzo il totale accumulato di pioggia su molte zone è stato davvero irrisorio se non quasi nullo. Da più parti ormai viene invocato il ritorno della pioggia e finalmente siamo alla vigilia di un cambiamento sostanziale nella circolazione atmosferica.
La circolazione su scala continentale non subirà nei prossimi giorni sostanziali mutamenti. Le vicende del tempo invece varieranno localmente, in quanto lo spostamento dei vari sistemi nuvolosi regalerà un tipo di tempo instabile a giorni alterni e su zone diverse se scendiamo a scala nazionale. Questa l’estrema sintesi. La sostanza riguarda il posizionamento della depressione semipermanente d’Islanda che ha e manterrà il suo baricentro tra l’Islanda e la Groenlandia....
Nei prossimi giorni le condizioni del tempo sulla nostra penisola vedranno una graduale riduzione dell'instabilità. I fenomeni legati all'attività di una blanda curvatura ciclonica accompagnata da alcuni nuclei di aria fresca si vanno riducendo, anche se non scompariranno del tutto. Da oggi e fino a venerdì lo sviluppo di nubi cumuliformi e dei fenomeni associati avverrà principalmente sulle zone prealpine, alpine e lungo tutto l'Appennino. Sabato l'instabilità si attenuerà un po', in particolare sull'Appennino settentrionale. Questo a causa di una temporanea curvatura anticiclonica nelle correnti che precede il sistema frontale in arrivo da ovest e che interesserà le regioni settentrionali a partire da domenica. In seguito anche il Centro verrà raggiunta dalla fresca aria atlantica, ma ne riparleremo. Come allegato abbiamo inserito l'animazione della temperatura a 850 hPa che mostra l'evoluzione dei prossimi 4 giorni.
Le figure meteorologiche principali in azione sul continente europeo sono piuttosto blande e a tener alta la testa è l’anticiclone delle Azzorre che, nei prossimi giorni, tenderà un suo braccio verso levante, ma ad alte latitudini. Questo porterà all’isolamento di un’area di alta pressione sulla porzione più orientale europea lasciando solo qualche infiltrazione atlantica ad alimentare una vasta zona nei pressi del Mediterraneo centro-orientale di pressioni leggermente inferiori, zona maggiormente percepibile dalle mappe in quota.
Il titolo riassume con brevità e chiarezza l'evoluzione del tempo nei prossimi tre giorni. L'area depressionaria che si è isolata sul Mediterraneo centrale ruota attorno al minimo posizionato ora sul basso Tirreno. Nei prossimi giorni questa circolazione si colmerà lentamente e le "spire" costituite dai vari sistemi nuvolosi assumeranno caratteristiche diverse.
Già il titolo esprime a grandi linee il tempo che ci attende nella giornata di oggi su molte regioni italiane. L'area depressionaria che interessa le nostre regioni ha attualmente il suo profondo minimo al suolo (995 hPa) tra la Sardegna meridionale e la Sicilia occidentale. L'aria fredda in quota invece ha il suo nucleo ancora a ovest della nostra penisola, segno che per ancora 24-48 ore il minimo avrà energia da spendere in fenomeni anche intensi.
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