Nell'ultimo messaggio ci siamo chiesti se il riscaldamento ai piani più alti della stratosfera potesse continuare e disturbare così in seguito la circolazione anche più in basso. Con la promessa dell'aggiornamento, eccoci qui a commentare oggi uno scenario totalmente differente. Il riscaldamento c'è stato, ma si sta rivelando temporaneo. Nei prossimi giorni infatti le temperature ai livelli più alti della stratosfera torneranno nuovamente a diminuire, ma quello che più conta è che il vortice polare tenderà a diventare piuttosto rotondo.
Ecco la situazione di partenza nella giornata odierna.
Ed ecco come è prevista tra circa 10 giorni.
Si apprezza senza sforzo la forma più rotonda e il calo generale delle temperature.
Anche ai piani più bassi il vortice polare seguirà questa tendenza, forma più rotonda, rotazione più stabile e minor possibilità di disturbi significativi, almeno per quanto riguarda i prossimi 10 o 15 giorni.
Scendendo non solo di quota ma anche a livello pratico, ai confini della troposfera (150 hPa), si può apprezzare come l'iniziale curvatura anticiclonica presente a ovest dell'Europa tenda a rinforzarsi e ad acuirsi verso l’8 di gennaio.
Verrà così relegato a latitudini molto alte il flusso perturbato Atlantico. Dalla mappa relativa all'8 gennaio (sopra) si può soltanto intuire qualche disturbo alle basse latitudini mediterranee. Scrutando ancor più in avanti, verso fine periodo, si può notare una curvatura ciclonica avvicinarsi all'Europa occidentale a latitudini più basse. ECMWF evidenzia questa possibilità anche in troposfera, mentre GFS insiste con un flusso occidentale sempre alto di latitudine anche per quel periodo (14 gennaio). Recentemente si è dimostrato più affidabile il modello europeo. In ogni caso seguiamo sempre con attenzione gli aggiornamenti, nonostante non si tratti di una puntuale previsione del tempo ma soltanto una linea di tendenza, è pur sempre a 10 giorni.
E dopo?
È sicuramente molto presto per parlarne, ma alcune elaborazioni propongono un vortice polare rotondo che gradualmente si sposterà verso l'area americana all'inizio della terza decade del mese, allungandosi solo un po’. A livello termico rimarrà ben presente il nucleo freddo in stratosfera, mentre dovrebbe scaldarsi solo un po' di più la periferia del VP in area euro-atlantica. Non ci spingiamo oltre, sarebbe solo fantascienza.
Al momento e a scadenze più brevi non possiamo che confermare la persistenza di miti correnti atlantiche su gran parte dell'Europa, mentre anche la discesa fredda tra lo Ionio e l'area balcanica si riassorbirà entro i prossimi cinque giorni. Tempo in gran parte mite o eccezionalmente mite per molte zone del nostro continente anche nei prossimi 10 giorni. Questo lo possiamo affermare avendo pochi dubbi in merito.